Ludwig Mies van der Rohe ha segnato l'architettura del XX secolo. I suoi edifici si trovano in città europee e nordamericane e mostrano il suo approccio: geometria chiara, acciaio e vetro combinati con piante aperte. Ogni progetto segue il principio di ridurre all'essenziale e definire lo spazio attraverso la struttura. Negli Stati Uniti ha progettato la Casa Farnsworth nell'Illinois, una residenza con pareti di vetro situata in una zona boschiva. A Chicago ha creato diversi edifici, tra cui la Crown Hall nel campus dell'Illinois Institute of Technology e i grattacieli residenziali di Lake Shore Drive. A New York ha sviluppato insieme a Philip Johnson il Seagram Building, una torre per uffici in bronzo e vetro. Altri progetti lo hanno portato a Washington, Baltimora, Detroit, Montreal e Toronto. In Europa ha costruito ville, musei ed edifici espositivi. Il Padiglione di Barcellona era una struttura temporanea per l'Esposizione Universale del 1929, poi ricostruita. Villa Tugendhat a Brno è oggi patrimonio mondiale. A Berlino ha edificato la Nuova Galleria Nazionale, un museo con una grande copertura in vetro. A Krefeld ha progettato le case Lange ed Esters per clienti privati.
Questa residenza di vetro e acciaio sorge su un terreno rurale lungo il fiume Fox. Le stanze sono circondate da pareti trasparenti, dando la sensazione di galleggiare sopra il suolo. Otto colonne d'acciaio sostengono il tetto e il pavimento, senza muri interni tra di esse. La struttura d'acciaio bianco e la vetrata continua fanno scomparire i confini tra interno ed esterno. Il paesaggio attorno all'edificio plasma l'atmosfera negli spazi. La casa fu progettata per Edith Farnsworth come rifugio per il fine settimana e completata nel 1951. La riduzione a pochi materiali e la forma geometrica chiara ne definiscono l'aspetto.
Il Padiglione di Barcellona fu costruito per l'Esposizione Universale del 1929 e successivamente ricostruito seguendo il progetto originale. Questa struttura mostra i principi di Mies van der Rohe attraverso la pianificazione spaziale aperta e l'uso di vetro, acciaio e diversi tipi di marmo. Piani orizzontali e pareti verticali definiscono lo spazio senza chiuderlo completamente. Un tetto piatto poggia su sottili colonne d'acciaio. All'interno, una vasca d'acqua riflette la luce e le superfici circostanti. I materiali appaiono nella loro forma naturale, senza decorazioni. Il padiglione trasmette una sensazione di leggerezza e chiarezza.
Il Seagram Building si erge su Park Avenue come una torre di 38 piani completata nel 1958. La facciata combina telai metallici color bronzo con pannelli di vetro che riflettono la luce della città. Davanti all'edificio si estende una piazza dove la gente si siede durante la pausa pranzo e i passanti attraversano verso il centro. Il progetto segue i principi che Mies van der Rohe ha sviluppato durante decenni di pratica: ridurre la forma all'essenziale e mostrare la struttura in modo aperto. All'interno, un'ampia hall conduce agli ascensori. La torre è arretrata rispetto alla strada, creando un senso di apertura in un quartiere denso. La sera il vetro cattura il bagliore di Manhattan. Architetti e visitatori vengono a osservare le proporzioni e il modo in cui acciaio e vetro si combinano con chiarezza. Questo edificio ha influenzato torri per uffici in tutta l'America del Nord e rimane un punto di riferimento per chi studia il design moderno dei grattacieli.
Il Crown Hall è un edificio dell'Illinois Institute of Technology completato nel 1956. La struttura presenta un tetto sospeso sostenuto da travi d'acciaio. Tutte e quattro le pareti esterne sono realizzate in vetro continuo, creando uno spazio interno aperto e luminoso. Il progetto segue principi di geometria chiara e riduzione agli elementi strutturali essenziali e alle superfici trasparenti. L'ossatura in acciaio rimane visibile e definisce l'aspetto dell'edificio. All'interno, un grande spazio aperto veniva utilizzato originariamente per l'insegnamento dell'architettura.
Queste due torri in acciaio e vetro si ergono sulla riva del lago Michigan a Chicago. Mies van der Rohe le progettò intorno al 1951 come strutture parallele con piante rettangolari. Ogni facciata mostra profili in acciaio nero che corrono verticalmente davanti alle finestre dal pavimento al soffitto, formando una griglia regolare. Gli atri al piano terra utilizzano travertino e marmo. Entrambe le torri si innalzano per 26 piani e contengono appartamenti con piante aperte. La costruzione si basa su telai in acciaio portanti mentre le pareti esterne non hanno funzione strutturale. Questo progetto è diventato un punto di riferimento per molte torri per uffici costruite successivamente in America del Nord seguendo principi simili. Dalle aree pubbliche lungo il lungolago, la geometria chiara delle torri si nota con facilità.
La Neue Nationalgalerie sorge su una piattaforma rialzata e presenta una struttura quadrata in acciaio che sostiene un tetto piano sopra uno spazio aperto con pareti di vetro. Completato nel 1968, il museo permette vedute libere verso l'esterno attraverso le facciate trasparenti e lascia entrare luce naturale in tutto il piano principale. La sala espositiva principale occupa questo livello sotto la copertura, mentre altre gallerie si trovano al livello inferiore. La geometria chiara e l'uso di acciaio e vetro mostrano i principi dell'architettura moderna. La galleria si trova al Kulturforum vicino a Potsdamer Platz.
Villa Tugendhat incarna la visione di Mies van der Rohe sulla vita moderna, combinando materiali industriali con una pianta aperta. Completata nel 1930, la casa sorge su una collina e si apre verso il paesaggio attraverso grandi pareti di vetro. Colonne cromate sostengono i soffitti e creano una transizione fluida tra le aree abitative. I pavimenti in travertino e marmo di onice, le pareti in legno pregiato e le partizioni mobili mostrano attenzione ai dettagli. La villa fu progettata per la coppia Tugendhat e riflette il loro modo di vivere.
La casa McCormick venne costruita nel 1952 come residenza privata e utilizza telai in acciaio con pareti in vetro per creare spazi aperti. La struttura rinuncia a qualsiasi decorazione aggiunta e lascia che i materiali parlino da soli. All'interno, gli ambienti si collegano tra loro, mentre le pareti trasparenti lasciano vedere il giardino. Questa architettura riduce forma e struttura ai loro elementi di base.
Questa torre nel centro di Chicago esprime le idee di Mies van der Rohe attraverso la sua forma rettangolare, la facciata in acciaio nero e vetro colorato, e le linee pulite. L'edificio è stato completato nel 1972 e si erge tra altre strutture alte lungo il fiume Chicago. I 52 piani si alzano in una griglia regolare, con la struttura in acciaio visibile e le superfici di vetro che riflettono il cielo e l'ambiente circostante. Dalla strada si vede la facciata scura, che risalta chiaramente rispetto agli edifici vicini più chiari.
Questa biblioteca fu completata nel 1972 seguendo i progetti di Ludwig Mies van der Rohe e riflette il suo modo caratteristico di progettare. L'edificio si sviluppa su quattro piani e si apre verso l'esterno attraverso grandi superfici vetrate. La facciata segue un ordine simmetrico nel quale travi d'acciaio nero rendono visibile la struttura e organizzano la composizione. All'interno, gli spazi aperti ospitano zone di lettura, scaffalature e postazioni di lavoro. La luce entra dalle finestre continue e cambia nel corso della giornata. Le linee chiare e l'uso dell'acciaio e del vetro collegano questo edificio ad altre opere dell'architetto. La biblioteca si trova in una parte di Washington dove edifici governativi e istituzioni modellano l'ambiente urbano. Serve il pubblico come luogo di studio e ricerca.
Questo complesso del 1967 è composto da quattro torri che combinano appartamenti, uffici e negozi sopra un livello commerciale sotterraneo. L'insieme riflette i principi dell'architettura moderna attraverso forme rettangolari e linee verticali pulite. L'acciaio e il vetro definiscono le facciate, creando una connessione funzionale tra abitare, lavorare e fare acquisti in un unico luogo.
Il Dominion Centre è un insieme di sei torri a Toronto. Mies van der Rohe disegnò le prime tre alla fine degli anni sessanta, le altre seguirono fino all'inizio degli anni novanta. Gli edifici mostrano telai in acciaio nero e vetro tinto di bronzo. Il complesso occupa diversi isolati e combina uffici con una galleria commerciale sotto il livello stradale. Le torri si dispongono leggermente sfalsate tra loro. La piazza aperta tra gli edifici offre spazio per attraversare e sostare. Nelle giornate calde la gente si siede sui gradini o sotto la pensilina. All'interno acciaio e vetro proseguono, con linee nette e poca decorazione. Il Dominion Centre appartiene alle opere che portarono il linguaggio di Mies in Nordamerica, e segna ancora il profilo di Toronto.
Questa zona residenziale è stata progettata seguendo i principi di Mies van der Rohe negli anni Cinquanta, combinando torri alte con blocchi di appartamenti bassi in un concetto urbanistico pianificato. Lo sviluppo segue le linee geometriche chiare e lo stile funzionale dell'architetto tedesco. Spazi verdi tra gli edifici offrono luoghi per passeggiare e riposare. La struttura dimostra come la vita moderna possa integrarsi con la natura e le aree comuni. L'architettura in acciaio e vetro continua a definire l'aspetto del parco ancora oggi.
Queste due case furono completate nel 1930 come residenze private per due famiglie di industriali. Mies van der Rohe impiegò mattoni rossi per le facciate e integrò grandi superfici vetrate che collegano gli spazi interni ai giardini. Le stanze si aprono l'una nell'altra e possono essere organizzate diversamente secondo necessità. Oggi entrambe le case servono da spazi espositivi per arte contemporanea e mostrano come Mies van der Rohe abbia combinato abitazione e rappresentanza.
Questa torre residenziale di 15 piani combina acciaio, vetro e calcestruzzo. La struttura segue i principi geometrici di Ludwig Mies van der Rohe e riduce gli elementi architettonici alla loro forma essenziale. Completato nel 1964, l'edificio mostra linee pulite e spazi aperti che portano la luce naturale negli appartamenti.
Queste due torri, completate nel 1960, mostrano l'approccio di van der Rohe agli edifici residenziali. Le strutture combinano acciaio e vetro seguendo un piano standardizzato. Le facciate seguono il principio di riduzione: le strutture portanti restano visibili, grandi finestre aprono gli spazi interni alla luce. La disposizione degli appartamenti si ripete verticalmente, ogni piano segue lo stesso schema. Si vedono qui le idee centrali dei suoi grattacieli successivi su scala minore. Le torri stanno in coppia, l'architettura si concentra sulla chiarezza e sugli elementi ripetibili. Per van der Rohe, la standardizzazione non significava monotonia, ma la ricerca di una soluzione universale per l'abitare moderno.
Questa torre di 23 piani si è innalzata nel 1963 e ha introdotto nuove forme di costruzione nel quartiere degli affari di Baltimora con la sua struttura in alluminio e vetro. One Charles Center rappresenta un esempio chiaro di come i centri urbani americani siano cambiati nel dopoguerra. La facciata mostra telai a griglia e file continue di finestre. L'edificio ha modificato il profilo della città e ha introdotto materiali ancora poco comuni per torri di uffici in questa regione all'epoca. L'atrio e le zone di ingresso seguono un disegno funzionale senza decorazioni superflue. Dal livello della strada, l'edificio appare slanciato, con una composizione verticale chiara.